Metus – Alberto Gelmi
Paese: Italia
Anno: 2024
Durata: 11:08 minuti
Quattro ragazzi stanno facendo festa con delle misteriose fialette che hanno su di loro un effetto euforico, ma ogni qualvolta questo effetto svanisce risvegliano qualcosa di maligno che sembra conoscerli molto a fondo. Le fialette però, stanno finendo.
Four friends are partying with mysterious vials that have a euphoric effect on them, but every time this effect fades, they awaken something evil that seems to know them intimately. However, the vials are running out.
Biografia del regista
Alberto Gelmi è un giovane regista torinese appassionato di cinema horror fin dalla giovane età. Il suo rapporto col cinema ha inizio col collezionismo di homevideo e la ricerca dei titoli più rari e underground. All’età di 23 anni si iscrive ad una piccola accademia del cinema di Milano, nella quale inizia a sperimentare l’uso della cinepresa. Alberto finisce l’accademia presentando New Entry, un cortometraggio accademico in cui il regista si ispira al mondo della moda nel quale ha lavorato come videomaker durante quei tre anni. Una piccola storia che racchiude il suo sentirsi completamente “fuoriluogo” in quell’ambiente. Negli anni successivi inizia a lavorare come operatore di ripresa in televisione. Dai programmi più disperati, al reportage, fino a piccoli documentari. Alberto impegna il tempo libero per stare su
piccoli set e lavorare su diversi cortometraggi, sia suoi che di altri registi, sperimentando così i vari aspetti del lavoro realizzativo di un film.
Nel 2023 dopo aver aver lavorato come macchinista in un lungometraggio, trova il coraggio di girare qualcosa di totalmente suo. Appassionato di storia antica, Alberto, con un gruppo di ragazzi che hanno studiato nella sua stessa accademia e un gruppo di rievocatori storici, mette in piedi “Maponos il taurino”. Secondo cortometraggio che permette sia al regista che alla crew di sperimentare il cinema dei generi. Nel 2024, dopo qualche piccola soddisfazione portata da Maponos e da qualche cortometraggio su cui ha lavorato come operatore, Alberto decide di dare vita a un incubo fatto una notte dopo aver guardato un film di Fulci. Così, con Luca Peselli, amico e sceneggiatore, scrivono Metus. L’essere appassionati di film horror spesso non aiuta ad essere originali così ci vogliono tante stesure e non poche difficoltà prima di trovare la chiave giusta per raccontare una storia inedita. Da lì a poco con la stessa crew e qualche nuovo volto, danno inizio alle riprese del cortometraggio che avete davanti.
Alberto Gelmi is a young director from Turin, passionate about horror cinema since a young age. His relationship with film began through his home video collection and the search for rare and underground titles. At 23, he enrolled in a small film academy in Milan, where he began experimenting with the camera. Alberto graduated from the academy with New Entry, an academic short film in which he draws inspiration from the fashion world he had worked in as a videographer during those three years—a small story that reflects his feeling of being completely “out of place” in that environment. In the following years, he began working as a cameraman for television, covering everything from the most diverse programs to reportage and small documentaries. Alberto spent his free time on small sets and worked on various short films, both his own and others’, thus experimenting with different aspects of film production. In 2023, after working as a grip on a feature film, he found the courage to create something entirely his own. Passionate about ancient history, Alberto, together with a group of students from his academy and a group of historical reenactors, put together Maponos il taurino. This second short film allowed both the director and crew to explore genre cinema. In 2024, after some small successes with Maponos and a few other short films on which he had worked as a cameraman, Alberto decided to bring to life a nightmare he had one night after watching a film by Fulci. Thus, with his friend and screenwriter Luca Peselli, he wrote Metus. Being a horror film enthusiast often makes originality challenging, so it took multiple drafts and no small effort to find the right approach to tell an original story. Shortly afterward, with the same crew and a few new faces, they began shooting the short film you now have before you.